2015/10/02

Terme. CGIL contro Baccei e Terranova: "Forse si potrebbero riaprire per il 2016, ma non è facile"


2 Ottobre 2015

La CGIL Camera del Lavoro di Sciacca, tramite il suo segretario, Franco Zammuto, fa oggi il punto sull'odierna situazione delle Terme.

Il segretario parla dell’incontro avuto due giorni fa alla III° Commissione dell’Assemblea Regionale sulle Terme di Sciacca, durante il quale l'assessore Baccei ha comunicato che negli uffici della dirigente Terranova manca il personale e che presto la stessa dirigente passerà ad altro incarico.

"Questo avviene in Sicilia, - ricorda il sindacalista - famosa per avere oltre 17.000 dipendenti in organico, circa tre volte di più della regione Lombardia che conta quasi il doppio della popolazione siciliana, senza contare che con tutte le altre retribuzioni a vario titolo la regione ha in carico circa 60.000 dipendenti. Praticamente nessuno si può occupare del tema!"

"Sempre l’assessore, inviato da Roma per le sue competenze da Renzi, dopo aver informato che non ha idea di come salvare le Terme chiede ai convenuti all’audizione di proporre possibili soluzioni. Subito dopo le sue “incoraggianti” comunicazioni, come stregato dai tecnicismi della dirigente che lo solleverà dall’imbarazzo per la delusione trasmessa ai presenti, lascia la parola alla Terranova che viene presentata come una dirigente dalle capacità indiscutibili considerato che si occupa di Terme da sempre".

"La dirigente, - scrive Zammuto - consapevole del ruolo centrale che svolge e della inconsistenza degli argomenti da sciorinare inizia subito a scaraventare una serie di tecnicismi, che non è qui il caso di elencare, utili a significare che se anche se una soluzione è possibile, il suo epilogo è ostacolato dai “…..tempi della regione”.

Inoltre, la dirigente che si è sempre occupata delle terme, da sola e senza alcuna collaborazione, riprende alcuni passaggi del passato che non ha paura di condannare fino ad arrivare al punto di dichiarare che “le Terme andavano chiuse prima”.

"L’autogol - continua - consente a questa Camera del Lavoro di poter dire che avevamo ragione nel sostenere che dal 2011 al 6 marzo non erano cambiate le condizioni e non si comprendeva il perché il CDA, Terranova compresa, ne abbiano decretato la chiusura.

Il Sindaco e i comitati presenti, come richiesto da Baccei, presentano due proposte da aggiungere a quella dell’Amministrazione, inoltre il sindaco Di Paola propone di recuperare i mini bandi per consentire, nelle more, di non perdere la stagione 2016.

Incredibile a dirsi ma la dirigente, snocciolava leggi e tecnicismi su tecnicismi utili solo a smontare e bocciare ogni proposta. Mai una proposta o una semplice parola positiva.

L’unica speranza concessa agli “uditori” è che se la proposta della Terranova si potesse realizzare in tempi strettissimi allora probabilmente per il 2016 si potrebbero riaprire le Terme.

La C.d.L. di Sciacca, abituata a lottare fino all’ultimo respiro, resta aggrappata alla speranza dell’accelerazione e auspica che lunedì 5 ottobre si possa avere una partecipazione completa delle rappresentanze politiche della provincia per sperare “nell’acceleratore”. Anche se la stessa Terranova e Baccei ci hanno detto che “i tempi della Regione..” sono quelli che sono e che dei 17.000 dipendenti non hanno nessuno da inserire negli uffici della Terranova che presto lascerà il suo incarico".

Fonte: controvoce.it 

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