2015/10/01

Il Presidente della Commissione Attività produttive dell’ARS: «Regione esca pure di scena, ma non faccia deperire le Terme»



1 Ottobre 2015

A sentir parlare l’assessore Baccei e la funzionaria Terranova è venuto fuori che le Terme di Sciacca sono solo un fastidio. Lo sostiene oggi l’Associazione l’Altra Sciacca, a giudizio della quale è emerso che le Terme sono state solo un assumificio, un centro di potere per clientele politiche, e la dottoressa Terranova ha parlato delle Terme valutandone solo i freddi numeri, dimenticando il legame che esiste tra la città di Sciacca e la sua risorsa più importante. Con la conclusione che la politica ha chiesto ai cittadini di trovare una soluzione, capovolgendo il principio della democrazia rappresentativa.

Le soluzioni ci sono, dicono quelli dell’Altra Sciacca, e sono almeno tre: la prima (avanzata dal sindaco Di Paola) è il ritorno dell’intero patrimonio alla Regione per valutarne la possibilità di affidamento ad enti pubblici, non escluso il Comune, la seconda (illustrata da Ignazio Cucchiara) è quella del ritorno all’azionariato popolare, la terza è ancora riservata, la presenterà la stessa associazione attraverso il deputato regionale Matteo Mangaicavallo.

Sulla riunione abbiamo raggiunto telefonicamente il presidente della commissione Attività produttive Bruno Marziano. Questa la sintesi dei fatti, tenuto conto anche del retaggio di errori commessi. Per Marziano non è un dramma se si cedono ex Motel Agip e piscine, a condizione però che il resto del patrimonio sia funzionale. Marziano si è detto affascinato dall’ipotesi di un azionariato popolare, ma a condizione che la Regione metta prima in funzione gli alberghi sul monte San Calogero, mai entrati in funzione per la banale assenza di un collegamento fognario mai realizzato. Per Marziano la Regione potrebbe uscire di scena. Il rischio che va scongiurato per Marziano è quello del deperimento della struttura.

Fonte: rmk.it 

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