2015/10/16

Cleo Li Calzi: «Occorre rilanciare il turismo termale in Sicilia»


16 Ottobre 2015

Che Cleo Li Calzi faccia sapere, attraverso il Giornale di Sicilia, di avere intenzione di rilanciare il turismo termale in Sicilia è cosa buona e giusta, e ci mancherebbe altro. Alle nostre orecchie, però, tutto questo suona quantomeno canzonatorio.

La Li Calzi, che ad inizio anno un po’ come avevano fatto tutti i suoi predecessori venne a Sciacca a dire che di lì a qualche settimana sarebbe stato pubblicato il famoso bando ad evidenza pubblica per le manifestazioni d’interesse per la gestione del patrimonio, fa sapere oggi che l’assessore Assessorato regionale al Turismo, Sport e Spettacolo in questi mesi ha avviato, in stretto raccordo con la rete delle città termali della Sicilia da poco formalmente costituita, un percorso finalizzato a sostenere lo sviluppo competitivo di un settore che, pur avendo nel passato usufruito di molte risorse, non ha mai innescato processi di sviluppo locale in grado di autosostenersi anche dal punto di vista finanziario nè ha mai creato le condizioni necessarie per la qualificazione dell’offerta turistica necessaria ed indispensabile per il posizionamento competitivo del turismo termale».

Della rete delle città termali della Sicilia ci siamo occupati nelle settimane scorse, eccependo la bizzarria della presenza di Sciacca (con le Terme chiuse per volere della Regione) in un’associazione di quel tipo. È come se un astemio facesse parte di un club di assaggiatori di vino.

Eppure Cleo Li Calzi ricorda che «le qualità terapeutiche delle acque termali che la Sicilia può vantare non hanno nulla da invidiare a quelle di altre regioni che del termalismo hanno saputo fare risorsa capace di apportare un solido sviluppo economico ai territori. A ciò – continua la Li Calzi – si aggiunga l’eccezionale contesto culturale e naturalistico in cui si inseriscono».

È per tale ragione, anche in vista delle risorse che saranno disponibili con la nuova programmazione 2014-2020, che la Regione ha ritenuto prioritario intervenire con una strategia di sistema che coinvolga direttamente gli undici comuni della rete delle città termali a partire da studi di settore finalizzati ad implementare una strategia che aggiunga all’offerta turistica dell’Isola, anche il segmento del benessere termale».

Insomma, per Cleo Li Calzi occorre integrare con il termalismo l’offerta turistica della Sicilia, anche in un’ottica di destagionalizzazione. Se non fossimo reduci da un dibattito ridicolo, verrebbe perfino voglia di credere che l’assessore stia dicendo sul serio.

Fonte: rmk.it

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