2015/01/21

TERME DI SCIACCA, PER 13 DIPENDENTI NON C'E' PIU' POSTO

 Il commissario liquidatore delle terme, Carlo Turriciano, ha chiesto alla Regione di sospendere il comando di 13 delle 23 unità impegnate negli uffici e nello stabilimento ed esplode la polemica con la Cisal. Il sindacato ha protocollato ieri una diffida a Turriciano, trasmessa all'assessorato regionale delle Autonomie locali, "a dare corso a qualunque richiesta di sospensione del comando di dipendenti". Il commissario con quest'iniziativa vuole risparmiare, fino al prossimo mese di maggio, circa 300 mila euro. In pratica, questo personale, fino al 3 maggio del 2015, la data indicata nella comunicazione di Turriciano, verrebbe impegnato dalla Regione in altri uffici e quindi non graverebbe sul bilancio delle terme.
"Questa decisione è stata assunta unilateralmente, senza alcun confronto con la parte sindacale e con la stessa Regione - dice Alberto Sabella, segretario provinciale della Cisal - e, cosa più grave, l'individuazione del personale per cui verrebbe a cessare l'assegnazione in comando verrebbe fatta senza le garanzie previste per ipotesi del genere dalle vigenti norme e senza alcun esame congiunto con il sindacato". Per Sabella "non bisogna toccare nessuno, ma se proprio si devono individuare dei lavoratori bisogna operare secondo criteri ben definiti. Qui si vuole mandare via dalle terme fino a maggio gente che, in oltre 30 anni di lavoro, ha acquisito un'altissima professionalità". La Cgil, con il segretario cittadino, Franco Zammuto, si sfila dalla polemica. "Nessun commento - dice il sindacalista - e in questo momento mi sto occupando della vicenda riguardante il futuro dell'intera stazione termale di Sciacca. Una buona notizia l'abbiano appresa da Palermo dove il sottosegretario Del Rio pare abbia condiviso che le terme di Sciacca non vanno considerate come altre partecipate della Regione perché sono produttive, in grado di reggersi da sole e meritano la giusta attenzione per un effettivo rilancio".
Giuseppe Pantano
FONTE:gds.it

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