2014/04/24

SVILUPPO ITALIA SICILIA VUOL "SALVARE" 70 MILIONI DI APQ "DIROTTANDOLI" SULLE TERME DI SCIACCA

Dirottare al più presto possibile, prima che si perdano, i quasi 70 milioni di euro di investimento di Sviluppo Italia Sicilia in favore della valorizzazione delle Terme di Sciacca. È questa l’ipotesi di lavoro a cui si starebbe lavorando freneticamente negli ultimi giorni nei palazzi della Regione siciliana.
Fondi stanziati nel 2008 da Cipe e Regione e calati in un accordo di programma quadro Stato-Regione-Comune di Sciacca. Fondi che si contava di utilizzare nell’ambito dell’investimento turistico con un partner privato a suo tempo individuato: il colosso alberghiero Sol Melià.
I funzionari di Invitalia hanno fatto presente all’assessorato regionale all’Economia che c’è il rischio che questi finanziamenti possano svanire nel nulla, tornando così nelle casse del governo centrale. Un rischio che questo territorio non può davvero permettersi, e neanche lontanamente, di correre.
Da qui dunque l’idea di investirli sulle Terme. Potrebbe trattarsi del rimedio ad un problema oggettivo: l’impossibilità (almeno ad oggi) di individuare sul mercato un partner privato che sia uno interessato a gestire un patrimonio termale che oggi, diciamocelo con franchezza, vale decisamente poco.
Con interventi mirati di ristrutturazione dello stabilimento e degli impianti (che sappiamo in che stato pessimo si trovano), ma anche attraverso la valorizzazione e, soprattutto, l’innalzamento della qualità generale degli immobili (recuperando ad esempio gli alberghi del monte San Calogero e riconvertendo in struttura ricettiva l’ex motel Agip) si vogliono creare le condizioni per incentivare eventuali investimenti economici sulle Terme. Un rilancio che potrebbe far trasformare in giovamento quello che al momento è stato l’impedimento rappresentato dall’addio all’operazione Sol Melià.
Non escludendo che il colosso spagnolo possa continuare a puntare su Sciacca attraverso le Terme, ipotesi questa che appare in questo momento decisamente fantasiosa.
Sol Melià, tredicesima catena alberghiera mondiale, in partnership con Italia Turismo avrebbe voluto costruire un golf resort in località Monterotondo. Progetto saltato per colpa di un contenzioso tra la liquidazione della SITAS e un suo creditore, la Coaredil di Palermo. I cui rappresentanti legali avevano contestato, giudicandolo troppo modesto, il prezzo di 5 milioni a suo tempo pagato da Invitalia per l’acquisto dei terreni necessari proprio dalla liquidazione. Il TAR ha dato ragione al creditore e l’atto di compravendita fu annullato.
Questa trattativa alla Regione potrebbe essere la spiegazione al tempo che si sta perdendo per la pubblicazione dell’annunciato nuovo bando per le manifestazioni d’interesse di privati a gestire le Terme. Che di problemi ne hanno a bizzeffe: dalla fogna di Cammordino alla stessa agibilità di alcuni immobili. Il possibile innesto di risorse finanziarie fresche potrebbe permettere un restyling necessario delle Terme e immaginare finalmente innesti di imprenditori capaci, a partire dallo stesso Antonio Mangia.

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