Dopo tanta attesa, si apprende dalla Regione che non c'è bisogno del parere legale.
Niente bando
pubblico, si torna alla manifestazione di interesse. La individuazione
del privato che deve gestire le Terme di Sciacca avverrà attraverso un
avviso pubblico che tecnicamente ripete quanto fatto nel precedente
atto, quello andato praticamente a vuoto. Si tratta di "Manifestazione
di interesse per l'affidamento a soggetti privati della gestione e
valorizzazione dei complessi cremotermali e idrominerali di Sciacca".
Da mesi si parlava di decisione da
adottare tra bando e manifestazione di interesse, ora si è appreso che
non c'era bisogno del parere dell'ufficio legale della Regione. Lo hanno
detto i tecnici della Regione, riuniti dopo tutta una serie di
sollecitazione arrivate da Sciacca e soprattutto dopo la magra figura di
qualche giorno fa, quando nell'ufficio di presidenza della Regione ci
si è accorti che non c'era un raccordo tra i vari uffici degli
assessorati competenti. A darne notizia oggi della riattivazione del
percorso (dopo quasi quattro mesi di stop) è stato il consigliere
comunale Filippo bellanca, che è anche componente dell'ufficio di
gabinetto dell'assessorato regionale al turismo.
Ora è previsto un altro incontro per
definire la problematica della rete fognaria e poi si passerà alla
stesura del testo della manifestazione d'interesse. Sarà necessario
ritoccare quello già pronto: "Saremo vigili - dice Bellanca - io,
l'assesore Stancheris e il sindaco Di Paola siamo impegnati a tenere
viva l'attenzione sulla quesione Terme per non pwerdere ulteriore
tempo".
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