2013/05/07

VERTENZA STAGIONALI VERSO LA SOLUZIONE

Vertenza stagionali Terme verso una soluzione. - 17 aprile 2013
Poche ore ancora, e poi il commissario liquidatore della Terme di Sciacca Spa Carlo Turriciano potrà sbloccare le assunzioni dei cinquantacinque lavoratori stagionali e, al tempo stesso, la stagione turistica. I primi clienti del Grand Hotel delle Terme che avevano prenotato sono attesi per venerdì prossimo 19 aprile.
Situazione, quella di incertezza, per risolvere la quale il sindaco Di Paola e il presidente del Consiglio Bono ieri sono stati a Palermo per incontrare i vertici dell’assessorato all’Economia, sentendo poi anche lo stesso assessore Luca Bianchi.
Poche ore dopo la decisione degli stagionali di protestare davanti il Grand Hotel, è saltata la stessa assemblea dei soci, andata deserta. Insomma: una situazione di assoluta emergenza che, pare, almeno sono queste le rassicurazioni confermate stamattina da Bianchi al sindaco Di Paola, si sia in condizione di risolvere.

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Ieri Consiglio comunale. Esaminata la vertenza Terme e approvata la presa d’atto delle osservazioni della Corte dei conti.  - 18 aprile 2013
 
La vertenza Terme e la presa d’atto delle osservazioni della Corte dei Conti sul rendiconto finanziario del 2010. Sono stati questi i punti esaminati ieri sera dal Consiglio comunale di Sciacca.
La seduta si è aperta con le comunicazioni di Fabrizio Di Paola relativamente all’emergenza occupazionale che bloccata sessanta lavoratori stagionali che il commissario liquidatore della Terme di Sciacca Spa Carlo Turriciano non aveva ancora potuto riassumere a causa della norma che impedisce assunzioni negli enti partecipati.
Questione superata grazie ad un’intensa interlocuzione tra sindaco Di Paola e presidente del consiglio comunale Bono da un lato, e l’assessore regionale all’economia Luca Bianchi dall’altro. Un’interlocuzione avuta nei giorni scorsi anche dall’opposizione, che con una delegazione capeggiata da Filippo Bellanca ha incontrato l’assessore. Alla fine Turriciano si è assunto la responsabilità di non lasciare a casa questi lavoratori. Ai quali il Consiglio ha espresso solidarietà per la loro lotta con un documento approvato all’unanimità. Documento nel quale si manifesta il dissenso di Sala Falcone Borsellino nei confronti della Regione, anche perché questa vicenda ha arrecato danno d’immagine e ha rischiato di depauperare ulteriormente il patrimonio termale. Pericoli oggettivi, visto che già domani i primi clienti che avevano prenotato si presenteranno regolarmente al Grand Hotel per soggiornare a Sciacca.
La soluzione però resta provvisoria. Si spera che nella finanziaria in discussione all’Ars si possa presentare un emendamento che escluda i lavoratori stagionali dai limiti imposti alla normativa. Altrimenti le Terme dovranno esternalizzare i servizi di gestione degli impianti a società esterne. E questo richiederà tempi lunghi e non garantirà certamente i lavoratori.
Il Consiglio ha poi approvato la presa d’atto delle osservazioni della Corte dei Conti sul bilancio 2010. La magistratura contabile ha sollevato dubbi sulle misure correttive adottate per perseguire gli obiettivi di stabilità economica, ritenute insufficienti. Di più, la Corte ha dichiarato il Comune di Sciacca “strutturalmente deficitario”, definizione dopo la quale c’è il dissesto.
Uffici e amministrazione hanno presentato le loro osservazioni. La stessa commissione bilancio e finanze ha predisposto un decalogo affidato all’Amministrazione e che suggerisce misure specifiche per tenere i conti pubblici in perfetto equilibrio.
Si va dal recupero dei crediti in sospeso ad un iter più efficace per la dismissione dei beni; dalla necessità di ricorrere a un numero superiore di transazioni prima che i contenziosi in atto si trasformino in esosi debiti fuori bilancio, ad un maggiore contenimento delle spese per il personale anche attraverso l’accorpamento tra settori. Proposti poi il potenziamento dell’ufficio tributi, una più serrata lotta all’evasione fiscale, la revisione dei contratti di locazione e una rivisitazione delle tariffe per aree pubbliche da destinare ad attività commerciali.
Per Salvatore Alonge le osservazioni della corte dei Conti sono inquietanti, perché dimostrano che il comune di Sciacca è sotto la lente d’ingrandimento della magistratura contabile, che ha preso di mira soprattutto residui attivi, debiti fuori bilancio e costo del personale.
Paolo Mandracchia ha proposto un monitoraggio serrato della situazione dei debiti fuori bilancio, cercando di fare un maggiore ricorso alla possibile dilazione nei pagamenti.
Mario Turturici ha detto che occorre evitare di ricorrere ancora alla leva fiscale, proponendo (lo aveva fatto anche Alonge) di tagliare le indennità variabili dei dirigenti comunali e di evitare di ricorrere all’affitto di nuovi locali dove ubicare l’ufficio tributi.
Pagiamo ogni mese oltre un milione di euro tra stipendi e rate di mutuo, ha spiegato l’assessore Porrello volendo significare che la situazione di difficoltà in cui si trova il Comune di Sciacca è purtroppo chiara e inequivocabile. Il sindaco Di Paola ha aggiunto che la situazione di emergenza economica e finanziaria di oggi non ha precedenti nel passato.
Al primo appello non era stato raggiunto il numero legale. L’opposizione non lo ha voluto garantire. “Perfino su un punto come le Terme uscite dall’aula”, ha detto Gaetano Cognata del Pdl riferendosi ai banchi della minoranza. “Non capite che siete voi che dovete avere i numeri per governare”, gli ha risposto Vincenzo Bonomo del Fli.
Il Consiglio tornerà a riunirsi martedì 23 aprile alle 19,30. Si riprenderà dal dibattito sull’affidamento della gestione del depuratore comunale a Girgenti Acque.

Fonte: http://rmk.italiabit.net

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