TERME, IL DESTINO SI DISCUTE A SCIACCA
Bando e debiti saranno discussi nella città termale dalla 2^ e 5^ Commissione parlamentare dell'Ars
Bando e debiti saranno discussi nella città termale dalla 2^ e 5^ Commissione parlamentare dell'Ars
15/05/2013 17.38
Il
destino termale di Sciacca si decide a Sciacca. Sembrerebbe una
ovvietà, ma non lo è se si pensa che le decisioni che riguardano la
nostra importante risorsa termale sono state assunte sempre a Palermo,
nelle stanze dei bottoni. Bottoni che, però, funzionano male considerato
che la legge della privatizzazione risale al 1999 e ancora oggi non si è
giunti al traguardo. Bottoni che non funzionano visto che la questione
relativa all'ingente somma dei debiti rimane ancora irrisolta.
Stamattima a Palazzo dei Normanni sono
stati auditi il Commissario Liquidatore della società termale, Carlo
Turriciano e i sindacati. Un lavoro sinergico tra le due parti che ha
portato al risultato che la 2^ e la 5° Commissione verranno a Sciacca,
sul territorio, per discutere sul da farsi.
Alla riunione di stamattina erano presenti i deputati Matteo Mangiacavallo (M5S) e Margherita La Rocca Ruvolo (UDC).
Per quanto riguarda il bando per la
manifestazione di interesse a gestire le strutture termali è tutto da
rifare. Non solo nelle forme idonee a dare visibilità internazionale, ma
anche a tradurlo in lingua inglese.
Il bando ha attirato una sola offerta.
In verità non in linea con lo spirito della privatizzazione. L'unica
offerta giunta alla Regione proponeva la gestione della sola piscina. Un
buco nell'acqua.
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