2013/05/12

IL SINDACO DI PAOLA CHIEDE INCONTRO AL GOVERNO REGIONALE, SCIACCA NON PUO' PERMETTERSI DI PERDERE ALTRO TEMPO

Diciamoci la verità: per la Regione Siciliana il futuro delle Terme di Sciacca è solo uno dei mille problemi che tutti i giorni governo e Ars devono affrontare. Non sarebbero trascorsi invano quattordici anni della nostra storia se così non fosse stato. Ne consegue che senza le dovute pressioni del territorio non si muoverebbe foglia.
Ed ecco dunque che oggi il sindaco di Sciacca ha fatto sapere di aver chiesto un nuovo incontro al governo della Regione. Per fare il punto delle procedure di affidamento a privati del patrimonio termale. Perché è chiaro che le Terme vadano rilanciate. Un problema economico ma anche d’immagine di un territorio che non può più limitarsi a piangersi addosso. La sola sopravvivenza delle Terme non è più sufficiente. Un incontro al quale Di Paola chiede di coinvolgere anche i parlamentari regionali agrigentini.
Una lettera in tal senso è stata indirizzata al governatore Crocetta, all’assessore all’Economia Luca Bianchi, a Sviluppo Italia Sicilia e, per conoscenza, all’amministratore della società Carlo Turriciano e ai deputati Cascio, Cimino, Di Mauro, Firetto, Fontana, La Rocca Ruvolo, Mangiacavallo e Panepinto.
“Chiusa positivamente la vicenda dell’apertura del Grand Hotel delle Terme e quella dell’assunzione del personale stagionale, grazie all’emendamento approvato all’Ars con l’ultima legge finanziaria, – scrive il sindaco Fabrizio Di Paola – si ritiene opportuno riprendere il più importante ragionamento complessivo sulla futura gestione del patrimonio termale della Città di Sciacca”.
Alla fine di marzo è scaduto il termine per la presentazione delle manifestazioni di interesse a seguito del bando emesso dalla Regione nel dicembre 2012 per “l’affidamento a soggetti privati della gestione e valorizzazione dei complessi cremotermali e idrominerali di Sciacca nonché le attività accessorie e complementari.
“Solo da notizie di stampa – rileva il sindaco Di Paola – apprendo che sarebbe stata presentata una sola istanza, e addirittura solo per la gestione delle piscine”.
Della questione Di Paola si era occupato chiedendo (ma non ottenendola, sulla base di un impedimento burocratico) una proroga alla pubblicazione del bando in questione. Aveva chiesto anche una superiore diffusione soprattutto a livello internazionale. Anche perché le proposte e gli eventuali progetti preliminari devono essere sottoposti all’esame di una commissione di valutazione, ancora da nominare.
Insomma: Di Paola teme che si perda altro tempo. E nella fase che stiamo attraversando Sciacca non se lo può permettere. Così come non può interessare nessuno una proposta del privato che sia mirata ad una gestione delle sole piscine termali. Occorre un progetto ben più ampio e strategico.
La nostra emittente nei mesi scorsi è venuta a conoscenza di un’iniziativa di un grosso imprenditore straniero, che ha elaborato un progetto di primo livello. Un progetto che, tuttavia, al momento ha deciso di sospendere, non ritenendo opportuno effettuare investimenti in Italia, ritenuto paese economicamente a rischio, dove non è conveniente spendere soldi.
Resta il rammarico di un territorio depresso, dove ogni giorno i visitatori (che in questo periodo stanno comunque affollando la città) ci dicono che se quello che abbiamo noi in termini di patrimonio e di paesaggio lo avessero avuto altrove, da quelle parti sarebbero riusciti a renderlo fruttuoso e redditizio. E invece noi non ci siamo riusciti.
L’obiettivo più o meno sottotraccia del nuovo confronto chiesto dal sindaco Di Paola con la Regione è chiaro: ottenere una nuova pubblicazione del bando con un’accelerazione netta anche in termini di contatti con investitori in possesso del necessario know-how. A meno che gli imprenditori interessati davvero non abbiano l’esigenza, invocata, lo ricordiamo, dallo stesso advisor Sviluppo Italia Sicilia, di decidere loro durata del contratto di concessione ed importo del canone di affitto da versare nelle casse della Regione Sicilia. Sarebbe imbarazzante essere costretti ad arrivare a questo risultato. 

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