2013/02/19

TERME DI ACIREALE. UNA LETTERA PER NON DIMENTICARE


TERME DI ACIREALE. Per non dimenticare.
Da bambino i miei genitori, nelle giornate di autunno, mi facevano svegliare presto al mattino. Si doveva andare in un posto del quale mi affascinava soprattutto il bellissimo parco verde. Si arrivava, si entrava dentro una grande stanza calda nella quale da tanti “rubinetti” (come li chiamavo allora) soffiava un fumo quasi gradevole, quasi “balsamico” … un odore che non ho mai più sentito altrove … una signora gentile mi faceva sedere davanti ad uno di quei “rubinetti” con la promessa di una caramella … ogni tanto arrivava un dottore che mi guardava e mi sorrideva … e così per circa un quarto d’ora al giorno respiravo quel “fumo” … il tutto poi si concludeva con una passeggiata nel parco verde, tenendo tra le mani un cornetto caldo appena sfornato dal bar del parco … mia madre ancora oggi mi dice che grazie a quei “fumi” l’inverno poi lo passavo bene, spesso senza febbre o comunque senza grossi problemi respiratori.
Oggi rimpiango quei giorni, quei fumi, quegli odori …
Mi piacerebbe portarci i miei figli, anzichè far loro respirare l’aerosol …
TERME DI ACIREALE. Per non dimenticare.
Emanuele Leotta, medico


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