2012/06/30

DIATRIBA TRA REGIONE CALABRIA E FEDERTERME. ANALOGO ATTIVISMO NON SI REGISTRA PERO' IN SICILIA.


Dal sito di Federterme apprendiamo:

“La Regione Calabria ha ricevuto decine di lamentele, ufficiose e ufficiali, da singole aziende termali del territorio. E varie lettere di protesta e richieste urgenti d’incontro da parte di Federterme. Ma la Regione non si e’ degnata nemmeno di rispondere. Come se i vari appelli per affrontare una situazione che rischia ogni giorno di diventare più drammatica, le fossero entrati in un orecchio per uscirne subito dopo dall’altro”. E’ quanto si legge in una nota di Federterme Calabria. “Dopo un primo incontro con il Sub Commissario, generale Pezzi, più di un anno fa – ha dichiarato il Presidente di Federterme, Costanzo Jannotti Pecci – ogni altra richiesta e’ caduta nel vuoto, mentre dall’altro Sub Commissario, D’Elia, che le nostre imprese hanno incontrato quasi due mesi fa, per ora abbiamo avuto solo risposte interlocutorie. Un comportamento incomprensibile se si considera che la struttura commissariale interloquisce regolarmente con le associazioni imprenditoriali degli altri comparti della sanità privata. Le imprese attendono di vedere saldate le loro spettanze ferme, in alcuni casi, addirittura al 2004 – ha concluso Jannotti Pecci – sono in gravissima crisi di liquidità, le banche non forniscono, più alcun sostegno e, a questo punto non c’e’ da meravigliarsi se, non potendo far fronte agli impegni con i lavoratori, questi ultimi decidano di scendere in piazza”. “Le aziende termali calabre – prosegue la nota – si sentono prese in giro. E’ vero che tutta l’economia nazionale e’ in crisi e che “non ci sono soldi” come tutti i responsabili degli Enti locali ripetono, alle prese con i tagli alla spesa pubblica decisi dal Governo nazionale. Ma allora perché promettere, nei contatti e nelle dichiarazioni che poi si sono susseguiti a livello politico, sull’argomento, sia con Federterme che con gli imprenditori del settore, una legge che avrebbe sbloccato tra i 4 e i 6 milioni di euro a favore delle aziende termali, non solo per sanare i più gravi problemi contingenti (incluse le ristrutturazioni degli impianti non più procastinabili), ma addirittura per spese di “promozione”, come la partecipazione alle Fiere del settore, in Italia e all’estero. In tempi brevi, il ddl su la pdl n. 164/9 “Valorizzazione e promozione del termalismo in Calabria” e’ stato portato all’esame del Consiglio regionale, gli si e’ addirittura data una “corsia preferenziale” e poi, una volta arrivato in Commissione, il provvedimento si e’ subito arenato. E oggi giace, dimenticato, in qualche cassetto. In questo quadro, risulta dichiaratamente beffarda, la decisione della Regione di aumentare i canoni di concessione mineraria per le acque termali, che complica una situazione che sta portando le imprese al collasso. Insomma – conclude la nota di Federterme – motivi per mettere mano alla disastrosa situazione delle Terme in Calabria, ce ne sono. Ammesso che qualcuno a Palazzo Alemanni, sede della giunta regionale, abbia la minima intenzione di farlo. Il che e’ ancora oggi tutto da dimostrare”.

***

Registriamo, a margine di questa comunicazione, che analoghe attenzioni così forti di Federterme non si sono mai finora registrate in Sicilia ove la situazione termale è altrettanto grave come in Calabria, almeno sul versante pubblico, poichè ben due aziende, le Terme di Acireale e quelle di Sciacca, partecipate dalla Regione Siciliana, sono ingabbiate dentro una doppia procedura di liquidazione (società di gestione ed azienda autonoma) e un imminente procedimento di privatizzazione, di cui non è possibile prefigurare minimamente gli esiti. Nel corso di una visita di cortesia, a Roma a fine febbraio, avvenuta nella sede di Federterme, abbiamo sollecitato al Presidente Costanzo Jannotti Pecci e al Direttore Aurelio Crudeli un più forte e decisivo impegno della stessa Federterme, autorevole organismo rappresentativo delle industrie termali e delle acque minerali curative, per il termalismo siciliano, suggerendo di avviare un’interlocuzione diretta col Presidente della Regione on.Raffaele Lombardo. In particolare, abbiamo illustrato la controversa questione delle Terme di Acireale. Non risulta, a tutt’oggi, che un tale intervento sia stato mai sollecitato, pur avendo però Federterme aderito al tavolo tecnico per la costituzione del distretto produttivo del benessere termale promosso dall’Assessore Marco Venturi. Recentemente, il neo sindaco di Sciacca Fabrizio Di Paola ha incontrato i vertici di Federterme a Roma, auspicando – immaginiamo – analogo intervento anche in favore delle Terme di Sciacca. Da Federterme, però, nessuna comunicazione ufficiale.

Fonte: Termediacireale.wordpress.com

2012/06/29

GLI ITALIANI E IL BENESSERE IN UNA RECENTE RICERCA EURISKO PER LE TERME IN EMILIA



A Rimini, nell’ambito dell’appuntamento fieristico “Rimini Wellness” del 10-13 maggio scorso, sono stati presentati i risultati dell’indagine “ Le potenzialità del mercato termale”, commissionata a Gfk Eurisko dall’Unione di Prodotto Regionale dell’Emilia Romagna “Terme, Salute e Benessere”.

Clicca per leggere:
GLI ITALIANI E IL BENESSERE di Maria Pia Bersellini

Oltre mille, le persone intervistate, di cui una parte selezionata tra frequentatori di centri termali.
L’obiettivo del rapporto è stato quello di analizzare come viene percepito e vissuto dagli italiani il mondo termale e del benessere per capire meglio quali sono oggi le opportunità da sviluppare a fronte dei cambiamenti culturali e sociali degli ultimi dieci anni che hanno modificato le esigenze del pubblico. I risultati ribadiscono che l’italiano medio ha assunto una nuova concezione di benessere che non corrisponde più semplicemente all’essere in buona salute, ma che contempla anche l’assenza di stress. Il 60% dice infatti di essere stressato e quasi il 50% non si sente in forma. “ Sentirsi in armonia con gli altri” pare sia una componente importante per sentirsi bene, come pure i luoghi in cui recuperare la propria forma fisica e mentale : centri sportivi, piscine e centri termali, raggiungibili anche in giornata per chi desidera fare una pausa durante la settimana. Importanti sono anche le mostre d’arte, i cinema, i teatri, i centri culturali, i caffè e i ristoranti, i centri di yoga e di meditazione. Quando invece si parla di vacanza, allora gli italiani chiedono strutture in mezzo alla natura, centri termali e luoghi d’arte.
E al primo posto, tra le cose che vengono fatte per raggiungere il proprio benessere psico-fisico, sembra sia proprio la ricerca del contatto con la natura, il verde e un’attività fisica dolce. Seguono i controlli medici, la buona alimentazione, le attività culturali ed infine l’utilizzo di prodotti cosmetici.
Naturalmente, la visione del benessere assume sfumature diverse a seconda dell’età e della formazione culturale. Come pure l’attenzione alla propria forma fisica e ad uno stile di vita sano e controllato. Insomma, il concetto di benessere risulta costituito da un ampio spettro di valori, in cui occupano un posto ancora importante i luoghi termali. Molti centri termali sono conosciuti e di essi vengono valorizzate, in particolare, le acque termali, il clima, il relax.


Fonte: Termediacireale.wordpress.com

2012/06/28

IL COMUNE E IL SERVIZIO TURISTICO REGIONALE PROMUOVONO LE TERME. FINALMENTE UN DEPLIANT


Toh! Il Comune e la regione si "svegliano" e si accorgono che a Sciacca esistono le terme. Finalmente viene diffuso un depliant (ben fatto) "spinto" dal Comune e dalla Regione. Iniziativa lodevole grazie all'impegno del dirigente del Servizio Turistico regionale, Nuccio Catagnano, e dell'assessore Salvatore Monte. Il depliant spiega la bontà delle terme anche in lingua inglese (finalmente ci siamo "europeizzati"). Sul depliant c'è anche il sito del Comune di Sciacca.

Questo il testo in italiano:  
Sciacca è un centro termale frequentato sin dall'antichità tanto che i romani la chiamarono Thermae Selinuntinae, anche perché la città fu colonia di Selinunte. Sciacca trae l'origine del suo nome dal latino ex aqua e il suo patrimonio idrotermominerale è fra i più ricchi e completi del mondo. Solo tre delle sue innumerevoli acque vengono, infatti, sfruttate: la salsobromojodica ipotermale usata per i bagni, ed irrigazioni ginecologiche, la sulfurea-salso-solfato-alcalino-termosa, ipertermale, radioattiva, incolore, odorante di idrogeno solfato e acqua di Fontana Calda, una mediominerale del tipo S. Pellegrino e Recoaro,usata dai saccensi per bibita. Una delle risorse termali di Sciacca sono le famose grotte o stufe all'interno delle quali l’atmosfera satura di vapore acqueo raggiunge la temperatura di quasi 40°; la terapia essudatoria (antroterapia) che vi si pratica risulta molto efficace per la artrosi, per diverse patologie dell'apparato osteoarticolare, per le patologie infiammatorie delle vie aeree superiori, per la gotta e la uricemia. Tra le diverse acque presenti nella zona, spicca invece quella di natura sulfurea che sgorga dalla Valle dei bagni e che è alla base del fango poi utilizzato per la fangoterapia; si tratta di un'acqua sulfureo-salso-bromo-iodico ipertermale che sgorga alla temperatura di 56 gradi.

Fonte:  Corrieredisciacca.it

2012/06/27

SVILUPPO ITALIA SICILIA: TORNA CLEO LI CALZI PRESIDENTE

Dal sito : LiveSicilia
La manager palermitana ritorna alla guida della società palermitana dopo i sette mesi di gestione Vattani. Nel cda anche il segretario di Lombardo Greco. Cleo Li Calzi torna alla presidenza di Sviluppo Italia Sicilia. La manager palermitana, capo della segreteria tecnica del governatore Raffaele Lombardo, è stata nominata presidente della società partecipata della Regione, che aveva già guidato da gennaio a novembre del 2011. Nel corso della sua presidenza, la Li Calzi aveva conseguito tra gli altri risultati l’abbassamento del 20 per cento dei costi di gestione e la ripresa di alcune commesse, poi aveva passato il testimone all’ambasciatore Umberto Vattani, che si è dimesso all’inizio di giugno. La Li Calzi, che si è già insediata e il cui mandato terminerà nel 2014, dalla fine dell’anno scorso era consigliere di amministrazione della società. Al suo posto la Regione ha nominato Pippo Greco, capo della segreteria politica di Lombardo, già piazzato dal presidente della Regione in altri consigli di amministrazione.

Fonte: Termediacireale.wordpress.com

FUMATA NERA PER IRFIS E SVILUPPO ITALIA



Il sito di LiveSicilia.it pubblica oggi un articolo sull’andamento delle nomine dei vertici di Irfis e Sviluppo Italia Sicilia, le due società partecipate dalla Regione Siciliana in stand by, da alcune settimane, per il rinnovo della governance aziendale. Le sorti delle due società partecipate sono tra loro collegate, poichè non è escluso, come si evince dai documenti sul riordino delle partecipate regionali approvato dalla giunta Lombardo, che in un prossimo futuro possano integrarsi tra loro, dando vita ad un unico polo di servizi finanziari e di partecipazione al capitale di rischio. In questo momento, alle sorti di Sviluppo Italia Sicilia è legato il futuro delle Terme di Acireale e di Sciacca, entrambe in liquidazione, poichè la società è advisor del bando di privatizzazione che dovrebbe essere esitato entro il 9 luglio prossimo. Tale situazione di incertezza istituzionale rende sicuramente assai incerto e nebuloso anche l’iter del procedimento di privatizzazione cui, in maniera riservata, sta lavorando da mesi Sviluppo Italia Sicilia.


dal sito di LiveSicilia.it

Fumata nera per Irfis e Sviluppo Italia. Il nominificio segna il passo (Venerdì 15 Giugno 2012 13:37 di Eliana Marino e Salvo Toscano)

Va deserta l’assemblea dei soci della finanziaria regionale: si allungano ancora i tempi per la nomina del nuovo presidente. Stesso copione per Sviluppo Italia dopo l’abbandono di Vattani. E anche due assessorati restano ancora da coprire.
Il risiko degli incarichi messo in moto dal presidente della Regione, Raffaele Lombardo, pare essersi fermato per qualche giorno. Dopo la corsa a coprire ogni possibile casella lasciata vuota, tra ieri e oggi la macchina delle nomine ha registrato due fumate nere. Restano ancora senza presidente Sviluppo Italia Sicilia e Irfis. In particolare, ieri, il consiglio d’amministrazione dell’agenzia che si occupa dell’attrazione degli investimenti a sostegno delle imprese, si è riunito aggiornandosi alla settimana prossima senza che sia stata ancora decisa la data di convocazione dell’assemblea dei soci. È in quella sede, infatti, che si dovrà procedere alla nomina del nuovo presidente, dopo le dimissioni dell’ambasciatore Umberto Vattani, il diplomatico chiamato dalla Regione al vertice della società alla fine dello scorso ottobre, che ha lasciato l’incarico all’inizio del mese. Al momento, quindi, restano in carica in rappresentanza della Regione solo i consiglieri Cleo Li Calzi, capo della segreteria tecnica del Presidente della Regione e già presidente della società, e Francesco Tuzzolino.E con un “non luogo a procedere” si è conclusa anche l’elezione del nuovo presidente dell’Irfis, la finanziaria regionale nata dalle ceneri dell’istituto di mediocredito regionale. La Regione, socio unico, non si è infatti presentata all’assemblea dei soci fissata per stamattina facendo di fatto saltare per l’ennesima volta la nomina del presidente. Poltrona per la quale, in un primo momento, si era parlato dell’assessore all’Economia Gaetano Armao, per poi virare verso l’ex dirigente generale di Banca Nuova Francesco Maiolini, nome sul quale evidentemente non c’è ancora un’intesa definitiva. Per una nuova assemblea non è stata fissata alcuna data per cui si allungano ulteriormente i tempi per la definizione dei vertici della società finanziaria.
Insomma, dopo un attivismo quasi sfrenato sul fronte delle nomine, che gli è costato critiche da destra e sinistra, il governatore sembra tirare il freno. Forse per guardarsi meglio attorno, azzarda qualche deputato dell’Ars che lo conosce bene, e capire dove intervenire nell’ottica della prossima campagna elettorale. Di certo c’è che oltre ai posti di sottogoverno restano vacanti anche due poltrone lasciate libere dagli assessori dimissionari Giosuè Marino (Energia) e Mario Centorrino (Formazione). Per il primo posto si attende ormai dal 29 maggio. Raccontano di un pressing del governatore sul suo ex capo di gabinetto e attuale dirigente dell’assessorato Gianluca Galati, che però non sarebbe andato a buon fine. Il toto-nomine è aperto ma ancora non si sarebbe trovato il successore del prefetto antimafia. Per la poltrona lasciata libera da Mario Centorrino, si è fatto con insistenza il nome della ex dirigente della Formazione e attuale capo di gabinetto di Lombardo, Patrizia Monterosso. Ma anche in questo caso nulla sembra muoversi al momento. Nei corridoi del Palazzo si dice che fino alla metà della prossima settimana non emergeranno novità significative. “A Lombardo certo non dispiace tenersi gli interim, lui è già in campagna elettorale da un pezzo”, commenta un deputato di opposizione di lungocorso. Per quanto, gli ultimi venti dal Palazzo sembrino soffiare verso un allontanamento della data delle elezioni. Cosa che dicono non dispiacerebbe al Pdl, pronto a riconciliarsi con gli autonomisti e con i finiani per riesumare il vecchio centrodestra, mentre a sinistra ci si divide come al solito.

Fonte: Termediacireale.wordpress.com

2012/06/26

SICILIA: L'OCCASIONE PERDUTA DEL TURISMO TERMALE



Ad Acireale e Sciacca, un tempo mete privilegiate di benessere, ormai da anni si assiste ad una crisi strutturale legata a giochi politici e di potere. Due Forum sorti grazie alla spinta della società civile cercano di stimolare il dibattito e interventi risolutivi di Antonio Longo
 
CATANIA – Un tempo il turismo termale aveva soprattutto scopi terapeutico – sanitari e sociali. I benefici effetti delle acque sulfuree attiravano coloro che, afflitti da malanni di diverso genere e natura, trascorrevano alcuni giorni di relax negli stabilimenti sparsi lungo tutta la penisola. Ma c’era anche chi non potendosi permettere viaggi più costosi si “accontentava” di recarsi nello stabilimento vicino casa per godersi qualche giorno di meritato riposo. Tale quadro è mutato in maniera significativa negli ultimi decenni, il turismo termale è entrato sempre più, a pieno diritto, nell’alveo del turismo del benessere, legato maggiormente a fattori estetici, di status symbol, di cura particolare del corpo e della psiche. Le statistiche sfornate con cadenza periodica hanno manifestato, in maniera evidente, una vitalità del comparto, seppur a fronte di una crisi economica senza precedenti che ha colpito, tra gli altri segmenti di mercato, anche quello dell’industria delle vacanze. E mentre tale trend positivo si registrava in buona parte del Belpaese, la Sicilia, isola in cui sussistono diversi stabilimenti termali, anche in questo campo mostrava (e mostra) preoccupanti segnali di recessione. Due esempi su tutti: le Terme di Acireale, in provincia di Catania, e quelle di Sciacca, in provincia di Agrigento. Due fiori all’occhiello, in passato; oggi più simili a carrozzoni legati a giochi di potere che accumulano debiti su debiti senza riuscire a produrre ricadute positive sul territorio.

IN ATTESA DI RISPOSTE… – Più dubbi che certezze. Ecco lo scenario che si prospetta per l’immediato futuro delle terme di Acireale e Sciacca. Mentre l’attività procede a rilento, se non si blocca completamente come accaduto nei mesi scorsi, ormai da (troppo) tempo si intersecano aspetti sostanziali con profili formali. Le aziende autonome che guidavano i due complessi termali sono state per legge poste in liquidazione, pur rimanendo azioniste delle società formalmente a regime privatistico (ad Acireale di maggioranza a Sciacca di minoranza, n.d.r.). che sono subentrate e che hanno avuto la stessa sorte. L’obiettivo della Regione Sicilia, a fronte di sperperi e di discutibili gestioni succedutisi negli anni, è quello di portare a termine le attività di liquidazione e, soprattutto, definire l’intrapreso processo di privatizzazione anche sostanziale con l’affidamento dell’incarico di advisor a Sviluppo Italia Sicilia che dovrà fare da prologo al bando pubblico necessario per l’affidamento della gestione a privati. Una bella gatta da pelare che, sino ad oggi, non ha fornito responsi ufficiali, generando soltanto flebili voci di corridoio su tempi e modalità per la conclusione dell’iter: in più occasioni è stato indicato l’arco temporale tra giugno e luglio per la consegna del report delle analisi effettuate dall’advisor. Ma con il governo Lombardo dimissionario per la fine di luglio e le recenti dimissioni presentate dal presidente di Sviluppo Italia Sicilia Umberto Vattani, che certezze sui tempi si possono avere? Nel frattempo latita la governance, i dipendenti sono preoccupati per il loro futuro, le attività registrano più bassi che alti.

L’IMPEGNO PROFUSO DAI FORUM – Al cospetto dei tempi non certo rapidi della politica e della burocrazia, davanti al possibile rischio di vedere morire il termalismo in Sicilia, sia ad Acireale che a Sciacca la società civile non è rimasta a guardare, si è fatta sentire, assume quotidianamente ferme posizioni per sollecitare una celere ripresa delle attività, improntata a criteri di efficacia ed efficienza e in grado di generare percorsi virtuosi per i rispettivi contesti territoriali. Sono così sorti due forum permanenti. «Nel 2006 alle vecchie aziende autonome furono affiancate due società per azioni pubbliche, Terme di Acireale SpA e Terme di Sciacca SpA, nella speranza, o forse nell’illusione, di iniziare il processo di privatizzazione, inizialmente solo limitato al cambiamento della forma giuridica – sottolinea il Prof. Rosario Faraci, cofondatore e coordinatore del Forum sulle Terme di Acireale, nato poco più di un anno fa e che ha già stimolato e sollecitato in maniera vigorosa enti, istituzioni e politica locale – l’obiettivo non è stato raggiunto, le due società continuavano ad accumulare perdite, con l’aggravante questa volta che alle perdite dovevano rimediare da sole tenuto conto della nuova configurazione giuridica, se ne è decretata quindi la liquidazione. Contemporaneamente si è previsto l’avvio del processo di affidamento della gestione ai privati. E’ inimmaginabile che però si possa privatizzare anche la proprietà». Un importante strumento, quello del forum, per fungere da raccordo tra tessuto sociale e istituzioni. Nella speranza che il termalismo siciliano possa ritrovare i fasti di un tempo. Prima che si giunga ad un punto di non ritorno, prima che sia troppo tardi.

Fonte: il Vostro Quotidiano

2012/06/08

UN ANNO DI INTENSA ATTIVITA' DEL FORUM DELLE TERME DI ACIREALE


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Il Forum sulle Terme di Acireale ha compiuto un anno di attività. Un resoconto e una tabella per documentare l'intenso lavoro svolto.


Era il 1 giugno dello scorso anno, quando con il Past President del Lions Club di Acireale Salvatore Leonardi e l’attuale Presidente Citty Maugeri Grasso, ci ritrovammo nello studio di Mario Scandura, in un caldo pomeriggio di inizio estate, per dare il via all’esperienza del Forum permanente sulle Terme di Acireale. Nessuno statuto, nessun regolamento, nessuna formalità. Il Forum non è nata come associazione, ma all’interno di un’associazione già esistente, un club service da sempre attivo sulle questioni più importanti riguardanti la città: dal decoro urbano alla ripavimentazione di Piazza Duomo, dalla variante di Capomulini inerente la SS114 alla limonicoltura, tanto per citarne alcune.
Il Forum, sulla cui attivazione si era già favorevolmente espresso il consiglio direttivo del Lions, nasceva dall’impegno pubblicamente assunto a conclusione della conferenza del 9 aprile dello stesso anno, in cui ad Acireale erano convenuti esperti e consulenti di termalismo nonché amministratori pubblici e privati, alla presenza di Federterme e della prof.ssa Mirella Migliaccio dell’Università del Sannio di Benevento. Qualche giorno dopo, tenendo fede ad una promessa fatta durante quel convegno, fu consegnato un breve promemoria alle istituzioni regionali, contenente una sintesi dei lavori svolti, dell’interessante dibattito sviluppatosi e delle proposte emerse. La nota fu consegnata “brevi manu” all’on.Riccardo Savona, presidente della Commissione Bilancio, la stessa in cui qualche giorno prima del convegno venne favorita un’audizione del Comitato Civico Terme di Acireale, costituitosi in città a fine dicembre del 2010 su iniziativa di diversi esponenti del PD ed alcuni rappresentanti della società civile;  ed inoltre alla dott.ssa Maria Filippa Palagonia, la dirigente del Servizio Partecipazioni e Liquidazioni al Dipartimento Bilancio e Tesoro della Regione Siciliana, da cui dipendono le attività di monitoraggio e controllo dei liquidatori delle Terme di Acireale SpA e di predisposizione delle operazioni di privatizzazione che tuttora viene costantemente informata sulle iniziative del Forum.
Dopo quel convegno, ci si rese conto che la questione delle Terme di Acireale andava monitorata più attentamente. Occorreva un presidio stabile di informazione, documentazione e di analisi sia per tenere costantemente aggiornata l’opinione pubblica sia per supportare le istituzioni nel difficile compito di ricostruire un quadro informativo molto frammentato e nello stesso tempo complesso, propedeutico alla programmazione e gestione delle due procedure di liquidazione e privatizzazione, definite dalla legge regionale n.11 del 12/5/2010. Allo stesso tempo, attraverso il Forum si intendeva favorire un coordinamento orizzontale fra movimenti, gruppi di impegno e associazioni che sul territorio avessero un interesse a vivificare il dibattito sul termalismo ad Acireale. Abbiamo lavorato fin dall’inizio in questa direzione e, a distanza di un anno, possiamo dire che il Forum è sicuramente una delle più belle esperienze di “think tank”, un laboratorio di iniziative sociali concretizzatosi nel territorio di Acireale negli ultimi anni.
Fin dai primi giorni di vita del Forum c’è stata una significativa adesione di testate giornalistiche, gruppi di impegno, associazioni e movimenti, alcuni anche a carattere regionale e provinciale. Ha aderito il Comitato Civico Terme di Acireale, cui va riconosciuto il merito di aver riportato per primo all’attenzione dell’opinione pubblica acese la vicenda delle Terme. Hanno aderito diversi club services. Ha aderito la Consulta Giovanile, a sua volta rappresentativa di altre associazioni, alcune delle quali già presenti in seno al Forum. Il fronte si è via via allargato fino ad arrivare a Sciacca, l’altra città accomunata ad Acireale nella medesima sorte di liquidazione degli stabilimenti termali. Hanno aderito prima il Corriere di Sciacca e poi l’associazione Altra Sciacca che dall’inizio dell’anno hanno dato vita al Forum sulle Terme di Sciacca, ripetendo in quel territorio il modello sperimentato dall’estate scorsa ad Acireale.
In questi mesi, al di là della scansione temporale di vicende, talora assai controverse, che evidenziano la difficoltà dell’amministrazione regionale di presidiare interamente ed efficacemente l’intero processo di liquidazione in atto e quello appena avviato di privatizzazione, il Forum ha seguito costantemente tutti gli eventi, si è fatto promotore di numerosi articoli di stampa ed interventi televisivi, resi possibili da un forte e rinnovato interessato dei mass media sulla vicenda; ha promosso incontri pubblici, come la prima riunione operativa di fine settembre 2011; ha scritto lettere alle istituzioni locali e alla stessa amministrazione regionale per sensibilizzare la politica, nella diversità di prerogative e competenze degli enti, ad un maggior intervento sulla vicenda delle Terme; ha raccolto documenti, studi, proposte, idee che sono custoditi all’interno del sito www.termediacireale.it che, ad oggi con 23.100 visualizzazioni uniche, è diventato un affidabile presidio di informazione, insieme alle pagine e ai profili attivati su Facebook, Twitter e Linkedin capaci di moltiplicare l’interesse sul tema di nuovi utenti provenienti dal mondo dei social network.
Abbiamo assistito ad un interesse sempre più vivo delle istituzioni locali e di molti esponenti politici delle amministrazioni locali. Superate le prime comprensibili diffidenze verso un soggetto “diverso” nato all’interno del movimentismo cittadino, il Forum, che non è e non potrà mai essere soggetto politico, ma rete di coordinamento fra associazioni, movimento d’opinione, presidio di informazione e documentazione, e dunque “think tank”, ha potuto dialogare con istituzioni, parlamentari, consiglieri ed amministratori locali e provinciali. Il nostro più affettuoso ricordo va alla figura dell’Avvocato Pietro Filetti, prematuramente scomparso agli inizi di febbraio, che da Presidente del Consiglio Comunale manifestò grande interesse e forte vicinanza alla causa del Forum, facendosi promotore di iniziative di sensibilizzazione della giunta, del Consiglio comunale e dell’amministrazione regionale. Dopo la scomparsa di Pietro Filetti, il dialogo con le istituzioni locali onestamente si è un po’ raffreddato.
Oggi, in audizione alla VI Commissione consiliare permanente Sviluppo Economico ove saremo ricevuti dal Presidente Antonio Riolo, dai componenti consiglieri comunali, alla presenza (annunciata) del Vice Sindaco Mario Pavone e del Presidente del Consiglio Toruccio Di Maria, proveremo a ripartire da dove ci siamo lasciati, chiedendo alla Commissione che si faccia carico di istruire o promuovere almeno tre iniziative.
La prima iniziativa è la richiesta, da rinnovare al Presidente della Regione e all’Assessore all’Economia, di costituire un tavolo di confronto permanente fra Comune e Regione, così come lo stesso Avv. Filetti aveva chiesto agli inizi di gennaio di quest’anno, il Sindaco di Acireale aveva  sollecitato a luglio del 2011 e, ancor prima, il Consiglio Comunale di Acireale all’unanimità aveva auspicato nel documento approvato il 1 febbraio dello scorso anno. Quel tavolo è importante, perché rappresenta l’unico momento, in una logica di inclusività dei processi decisionali pubblici, in cui poter essere informati delle scelte e delle iniziative assunte o programmate dall’amministrazione regionale. Quel tavolo potrebbe rappresentare il contesto più adeguato e sereno nel quale maturare alcune proposte che interessano alla collettività acese.
La seconda iniziativa è richiedere all’advisor Sviluppo Italia Sicilia, incaricato dalla Regione di redigere il bando sulla privatizzazione degli stabilimenti, notizie ed informazioni sulle modalità e, ove possibile, sui contenuti del lavoro fin adesso svolto. Bisogna fare presto, prima che Sviluppo Italia Sicilia completi il proprio lavoro entro il 9 luglio (come annunciato dall’Assessore alla stampa) ed esiti le prime proposte di redazione del bando attraverso cui, con procedura ad evidenza pubblica, sarà selezionato il privato interessato alla gestione degli stabilimenti termali e degli altri beni del patrimonio delle Terme. Nel bando per la selezione dell’advisor, in precedenza proposto dall’Assessore Armao alla Presidenza della Regione e mai approvato, si prevedeva che l’advisor svolgesse una parte del lavoro, confrontandosi con le forze economiche, produttive e sociali del territorio su cui insistono le Terme, in un’ottica di coinvolgimento della comunità locale nelle principali scelte riguardanti il proprio futuro modello di sviluppo economico. Lo stesso percorso, sarà chiesto al Consiglio comunale di sollecitarlo a Sviluppo Italia Sicilia, è opportuno che venga seguito a maggior ragione adesso che l’advisor è di fiducia dell’amministrazione regionale, trattandosi di una propria partecipata. E’ ragionevole pensare ad un’apertura di Sviluppo Italia Sicilia alle proposte che verranno dalla comunità di Acireale, in modo da rendere più armonioso il progetto regionale di sviluppo del termalismo con le aspettative di un territorio che ha una sua storia e una sua identità che potrebbero essere alterate da una diversa destinazione d’uso del patrimonio termale. Sciacca, per iniziativa del nuovo Sindaco Fabrizio Di Paola, si è già mossa in questa direzione.
La terza iniziativa, pur avendo valore simbolico, ha una valenza straordinaria in prospettiva, pensando alla città di Acireale dei prossimi decenni. Chiederemo alla VI Commissione consiliare che proponga al Consiglio la creazione di una fondazione pubblica culturale, o il sostegno diretto ad un progetto culturale di matrice pubblica, che assicuri il recupero, la valorizzazione, e la promozione a fini turistici dell’inestimabile patrimonio di informazioni, studi, documenti, opere  a contenuto artistico, musicale, fotografico, giornalistico e cinematografico che costituiscono la memoria storica di ciò che sono state le Terme per Acireale fino ad un recente passato e che, indubbiamente, hanno concorso a definire, non solo nell’immaginario collettivo, l’identità di Acireale come città turistica, culturale e rinomata stazione di cure termali. Dare vita ad una fondazione pubblica o sostenere direttamente un progetto culturale del genere rappresenterebbe un importante tributo di civiltà e un significativo dono a beneficio delle generazioni più giovani, anche per far capire loro che, mentre oggi si parla di termalismo del benessere quale nuova frontiera di sviluppo del settore, c’era già stato qualcuno, nel lontano 1873, che aveva intuito la straordinaria importanza di rendere sinergiche fra loro il valore terapeutico delle acque, l’importanza curativa di talune prestazione, il valore esperienziale del soggiorno termale e la suggestività culturale e paesaggistica di uno dei più bei territori di tutta la Sicilia Orientale.
Il Forum proseguirà e vivificherà il proprio impegno, anche dopo aver soffiato su questa “prima candelina” celebrativa del primo anno di attività. Ci piacerebbe vedere uno scatto d’orgoglio di tutta la città e del territorio circostante, interessata realmente, e non solo a parole, a preservare e valorizzare un bene importante del proprio patrimonio storico, monumentale, turistico e sanitario. Ci piacerebbe assistere ad una presa di coscienza collettiva sul fatto che, al di là delle normali vicende e turnazioni politiche, le Terme interessano a tutta la città e che il futuro gestore privato, esercitando l’attività di impresa secondo le indicazioni che darà l’amministrazione regionale, sappia ripartire dalla storia e dal valore di questo importante bene. Ci piacerebbe ancora immaginare che le Terme non sono un ricordo del passato, ma sono una realtà esistente magari un po’ penalizzata allo stato attuale ma che, opportunamente valorizzata con interventi finanziari e strutturali di chi ne avrà la competenza a gestirla, potrà costituire un elemento importante della strategia di offerta turistica della città di Acireale.
Noi crediamo che tutto ciò sia possibile e non che sia un’utopia. Ma abbiamo necessità che il fronte di mobilitazione collettiva sia il più ampio possibile. Noi continueremo umilmente ad alimentare il lavoro di studio, analisi, documentazione ed informazioni anche per qualificare ulteriormente l’impegno di chi, in politica, nelle istituzioni, nella società civile, vorrà spendersi realmente a favore delle Terme.
Buon compleanno Forum permanente sulle Terme di Acireale!
Prof. Rosario Faraci,  Co-Coordinatore Forum permanente sulle Terme di Acireale

Fonte: termediacireale.wordpress.com

2012/06/07

RIUNIONE EX TERMALI: TUTTI A PALERMO DALL'AVV. BOLOGNA


Il 31 maggio presso la sala convegni dello stabilimento delle terme, si è svolta una riunione tra gli esponenti del Cobas ( Giuseppe Alvaro Segretario Provinciale Cobas; Paolo Conti Segretario Regionale Cobas; avv. Benedetto Mineo responsabile Regionale Cobas e Marcello Minio, segretario generale) e i lavoratori termali. Si è prevalentemente messa in luce la criticità della posizione lavorativa degli ex lavoratori termali, che trasferiti in altra sede, oltre a ricoprire mansioni diverse da quelle che svolgevano presso le terme, non riescono a chiarire la loro posizione: impiegati regionali o delle terme? Anche Benedetto Mineo, responsabile regionale Cobas, ha rimarcato tale situazione descrivendo la condizione degli ex dipendenti come quella di essere ne carne, ne pesce, con tutte le conseguenze che ne derivano. Inoltre, ha affermato che l’unica speranza è che un Governo Regionale lungimirante approvi la privatizzazione con la conseguente assunzione dei precari delle Terme.

Analoga riunione tra Cobas ed ex termali è avvenuta ad Acireale, per fare anche in questo caso il punto della situazione.

Stamattina gli ex dipendenti delle Terme sono andati a Palermo, per fare sentire la loro voce e in attesa di “buone nuove” dall’avv. Bologna Dirigente Generale del Dipartimento regionale della Funzione Pubblica e del Personale.

Risulta comunque difficile pensare che l’Amministrazione Regionale riesca a risolvere il problema del corretto inquadramento dei dipendenti, prima di ottobre e delle prossime elezioni; sarà compito del nuovo Governo Regionale trovare la volontà politica (perché è questo che manca) per porre rimedio alla situazione ingarbugliata avvenuta dopo la diaspora dei lavoratori ex termali.

SVILUPPO ITALIA-SICILIA: SI DIMETTE IL PRESIDENTE VATTANI. IL SINDACO DI PAOLA AVEVA CHIESTO UN INCONTRO PER LA QUESTIONE TERME DI SCIACCA



L'ambasciatore era stato nominato presidente della società partecipata della Regione nell'autunno scorso. L'ambasciatore Umberto Vattani si è dimesso, a quanto si apprende, dalla carica di presidente di Sviluppo Italia Sicilia. Il diplomatico era stato chiamato dalla Regione al vertice della società alla fine dello scorso ottobre. Vattani, 73 anni, è quindi durato in carica solo sette mesi. Prima di lui l'incarico era stato ricoperto negli ultimi due anni da Cleo Li Calzi, capo della segreteria tecnica del Presidente della Regione, e da Marco Belluardo, ex assessore comunale Mpa di Catania.
Si stava lavorando per fissare un incontro tra le istituzioni saccensi e Vattani per la questione relativa al bando di selezione del privato a cui affidare in gestione le strutture termali.

SVILUPPO ITALIA SICILIA. LASCIA IL PRESIDENTE VATTANI


da Livesicilia.it

Lunedì 04 Giugno 2012 20:45

L’ambasciatore era stato nominato presidente della società partecipata della Regione nell’autunno scorso.
L’ambasciatore Umberto Vattani si è dimesso, a quanto si apprende, dalla carica di presidente di Sviluppo Italia Sicilia. Il diplomatico era stato chiamato dalla Regione al vertice della società alla fine dello scorso ottobre. Vattani, 73 anni, è quindi durato in carica solo sette mesi. Prima di lui l’incarico era stato ricoperto negli ultimi due anni da Cleo Li Calzi, capo della segreteria tecnica del Presidente della Regione, e da Marco Belluardo, ex assessore comunale Mpa di Catania.

2012/06/06

CAVEA DELLE TERME: SPAZIO DEI RAGAZZI, QUANTOMENO...













La Cavea delle Terme, il primo giugno scorso, ha preso vita grazie al progetto “Il fantastico mondo di riciclandia” del 2° circolo didattico Sant’Agostino di Sciacca, che ha previsto una sfilata di moda ecologica. Oltre alla lodevole iniziativa ecologica, ci piace sottolineare il riutilizzo di uno spazio meraviglioso dentro il Parco delle Terme. Infatti fino a qualche anno fa la cavea, anfiteatro di circa 500 posti dotato di una suggestiva atmosfera, era uno dei luoghi più ambiti per manifestazioni musicali e culturali che allietavano le serate estive dei saccensi e dei turisti. Ci si augura che questo piccolo gioiello possa venir valorizzato, riscoperto e fruito da molti, così come tutto il Parco termale.  Intanto il 14 giugno sarà il luogo di debutto degli studenti del Liceo Classico, che andranno in scena con la commedia musicale Hercules.

Magari le giovani generazioni adesso coinvolte nelle manifestazioni scolastiche sapranno, in futuro, apprezzare e difendere le Terme, cogliendone l’immenso valore.

2012/06/02

IL TURISMO TERMALE IN SICILIA "HANNO DISTRUTTO UN PATRIMONIO"


Il settimanale I Vespri propone l'esposto alla Procura e alla Corte dei Conti dell'ex commissario delle Terme di Acireale, Giovanni Riggio. Dall'articolo risulta la volontà di azzerare il valore delle strutture termali acesi.

I VESPRI: IL TURISMO TERMALE IN SICILIA "HANNO DISTRUTTO UN PATRIMONIO"




Fonte: termediacireale.wordpress.com

2012/06/01

NUOVI ALLACCI TERMALI IN PUBBLICA FOGNATURA. INCONTRO TRA DI PAOLA E TURRICIANO


Si e’ parlato di nuovi allacci delle strutture termali in pubblica fognatura durante l’incontro che il sindaco Fabrizio Di Paola ha avuto ieri pomeriggio (29/05/2012) con  il commissario delle terme Carlo Turriciano. Presenti anche dirigenti e funzionari dell’ufficio tecnico comunale, e l’ingegnere Damiano Galbo, incaricato dalla societa’ “Terme di Sciacca” di progettare il nuovo allaccio delle strutture termali alle condotte della fognatura pubblica, a servizio sia dello stabilimento che dell’albergo. L’incontro e’ servito per esaminare i vari aspetti tecnici, per valutare alcune ipotesi progettuali e per individuare una soluzione definitiva. Valutata anche  la possibilita’ di allacciare il teatro Samonà alle nuove condotte fognarie che saranno realizzate dall’azienda delle terme.

Fonte: RMK