2012/10/25

CGIL: ATTENDIAMO DI LEGGERE IL BANDO.

TERME, LA CGIL: "ATTENDIAMO DI LEGGERE IL BANDO" 25/10/2012.

“Attenderemo con ansia la Gazzetta Ufficiale di venerdì 26 ottobre 2012, per sapere, finalmente, il contenuto dell’avviso pubblico della “manifestazione di interesse” per l’affidamento ai privati della gestione e valorizzazione delle Terme regionali di Sciacca e Acireale".

Lo scrivono in una nota il segretario generale della Cgil Massimo Raso e il segretario cittadino Franco Zammuto. "Prima di allora -scrivono- l’unica cosa che vogliamo sottolineare è che a tale storica decisione si è giunti con troppo ritardo e, da parte della Regione, senza quel coinvolgimento delle forze economiche e sociali della Città che pure avevamo chiesto e sollecitato. A livello locale, invece, si è attivata una positiva interlocuzione con il Sindaco, che ci auguriamo sia riuscito a trasferire le nostre richieste al livello regio."
Quali sono i dubbi secondo la Cgil? "Resta, ad esempio, da capire il grado di pubblicità che verrà assicurata a tale decisione della Regione. Noi abbiamo sempre pensato ad un bando di gara internazionale, in grado di attirare i principali imprenditori del settore. Verrà assicurato questo livello di pubblicità? O ci si limita alla sola pubblicazione sulla Gazzetta? Resta da capire se la Regione si sia fatta carico delle conseguenze sui livelli occupazionali di chi, per tanti anni, ha prestato la propria opera al Grand Hotel. Ed ancora quali saranno i criteri di individuazione del privato destinato a gestire il patrimonio delle Terme? Con quali garanzie per la pubblica fruizione dei servizi. Noi continuiamo a ritenere le Terme uno dei possibili volani dello sviluppo della Città e ci auguriamo davvero che si sia scritta la parola “fine” ad una vicenda che si è trascinata irrisolta per decenni".
"Non abbiamo bisogno del “Wall Street Journal” - concludono Raso e Zammuto- per accorgerci di quante occasioni perdute è ricca la nostra terra e di come, per troppo tempo, sia stato consentito ad una classe di governo rapace, di saccheggiare il territorio senza preoccuparsi dello sviluppo".

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