2012/09/09

TERME DI ACIREALE SUL QUOTIDIANO LA SICILIA

Su La Sicilia del 6 settembre 2012 nella rubrica Lo dico a La Sicilia
Intervengo a proposito della lettera “Dialogo con la Regione per dare un futuro alle Terme”. Sulle questioni termali, il fatto sorprendente è quello che si rischia di litigare, ma è solo un’apparenza, tra acesi che hanno a cuore le sorti delle Terme, anche sui tentativi, legittimi, di considerare – ciascuno di noi – ciò che fa, la  cosa più importante e determinante. Desidero sottolineare le posizioni che abbiamo assunto da molti anni per iscritto, e non solo sui giornali, e che il dialogo mancato con la Regione Siciliana non dipende certo da questo Comune, da questa Amministrazione. Perchè sia il sindaco, su sollecitazioni del Forum, sia il Consiglio Comunale successivamente, hanno chiesto per via istituzionale l’apertura di un tavolo con la Regione. Tavolo che è stato negato. Cosa dovremmo fare nei confronti dell’Amministrazione regionale che non risponde alle sollecitazioni istituzionali che provengono dalla Città, oppure alla richiesta della prefettura di Catania che noi stessi abbiamo sollecitato? Una Amministrazione regionale che rimane sorda. E, qui, condividiamo il pericolo che si possa essere dell’altro. Ribadisco che sulla chiusura degli unici alberghi termali della città, la battaglia del sindaco è stata fatta unitamente alla Cgil e non mi pare che le realtà culturali, sociali, associazionistiche di Acireale abbiano sostenuto le posizioni. Siamo pronti ad incontrare l’Amministrazione regionale che andrà ad insediarsi, ma in un clima di lealtà per quello che ognuno ha proposto e ha fatto. Anche la disponibilità ad un incontro che Sviluppo Italia ha comunicato alla Commissione comunale permanente, si noti, era subordinata ad avallo assessoriale che non vi è stato. Per quel che riguarda la questione urbanistica, oggi non vi è un problema di speculazione sull’area tipicamente termale come da Prg, semmai sui cespiti patrimoniali, in particolare alberghi e polifunzionale, che non possono essere vincolati e che sono la parte appetibile e speculativa del sistema. Ognuno si assumerà la propria responsabilità: chi è contro, chi è a favore, chi in silenzio, o chi nel silenzio o nell’attivismo nascosto è fiancheggiatore dello stato attuale delle cose.

Nino Garozzo, sindaco di Acireale

Fonte: termediacireale.wordpress.com/

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Sul quotidiano La Sicilia del 7 settembre alla rubrica dei lettori “Lo dico a La Sicilia” 


Fonte: termediacireale.wordpress.com

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